Slavín
Il monumento commemorativo di guerra più grande dell’Europa centrale è grazie alla sua posizione e l’altezza di 52 metri uno degli elementi dominanti della città. È allo stesso tempo un cimitero per 6845 soldati sovietici caduti durante la liberazione di Bratislava nella seconda guerra mondiale.
L’imponente monumento di guerra Slavín, situato su una collina con la vista del castello, è visibile dalla maggior parte di Bratislava. Il sito commemora i soldati dell’Armata rossa caduti durante la liberazione nell’aprile del 1945. È allo stesso tempo un cimitero di guerra per 6845 soldati sovietici che persero la vita nelle battaglie per liberare la città ed i suoi dintorni nelle ultime settimane della seconda guerra mondiale.
Il monumento si erge in un posto ben visibile, in un quartiere con le ville più lussuose di tutta Bratislava, su una delle colline che sovrastano la città. Grazie a questa sua posizione e all’altezza di 52 metri è uno dei punti dominanti sul panorama di Bratislava. Intorno al monumento si trova il cimitero dove riposano quasi 7000 soldati dell’Armata rossa caduti nelle battaglie verso la fine della seconda guerra mondiale.
La grandezza del monumento è impressionante. L’obelisco centrale è alto oltre 39 metri e sormontato da una scultura alta 11 metri (opera di Alexander Trizuljak) che raffigura il soldato sovietico vittorioso che leva in alto la bandiera. Intorno alle fondamenta del monumento si possono leggere i nomi delle città slovacche che furono liberate dall’Armata Rossa durante il suo avanzamento verso l’occidente nel 1944 e 1945. Il monumento fu eretto nel 1957-1960. Rappresenta lo stile monumentale dei memoriali di guerra sovietici e di architettura sovietica.
Il monumento – così come la liberazione sovietica – provoca sentimenti contrastanti da parte degli Slovacchi. Rappresenta un’espressione onesta di gratitudine verso i caduti provenienti dalla Russia e da altre nazioni sovietiche che hanno sconfitto i nazisti nel 1945. Il senso del monumento è però stato compromesso dalla presa del potere in Cecoslovacchia nel 1948 da parte del partito comunista appoggiato anche dai Sovietici ed anche dall’invasione della Cecoslovacchia dalle truppe del Patto di Varsavia nel 1968, guidata dalle forze sovietiche, che hanno deposto il leader slovacco Alexander Dubček.
La caratteristica più importante del monumento è l’incantevole panorama e una vista mozzafiato dell’intera città. Anche i dintorni di Slavín lo rendono un posto piacevole per le passeggiate. È situato in un quartiere ricco con delle ville del periodo austro-ungarico e dell’epoca tra le due guerre, insieme alle residenze più recenti dei personaggi facoltosi della Slovacchia. Dista poco dal parco Horský park.